Ho partecipato alla serata finale della Seconda Edizione del Premio scaraBIMBOcchio in diretta streaming. Io in realtà avrei voluto assistere di persona, ma purtroppo non è stato possibile per questa edizione: spero lo sarà per la prossima.
È stata una serata bellissima che, in modo anche parzialmente inaspettato, mi ha tenuto incollato allo schermo fino alla fine. Questo è accaduto perché attraverso i canali di divulgazione, di solito, si assiste a informazioni che parlano di bullismo, analfabetismo o prevaricazione culturale. Di conseguenza l’idea sociale che viene fuori delle nuove generazioni è un prototipo stereotipato di persone dipendenti dai social, dalle mode e dal denaro. È proprio a questo punto che ho trovato “l’inaspettato”.
Aver potuto assistere nella stessa serata alla presenza di tanti ragazzi che si interessano di letteratura, che hanno voglia di mettersi alla prova e che si presentano con profonda timidezza dinnanzi alle domande dei grandi, o avere ascoltato la testimonianza di alcuni insegnanti che hanno spiegato quanto sia facile (ribadisco: FACILE) invogliare degli studenti alla lettura o spronarli a mettersi in discussione dinnanzi a una idea letteraria… ebbene, tutto questo è stato soprattutto rincuorante.
Un bambino che legge un testo scritto da sé e che a volte inciampa sulle parole, come se stesse leggendo per la prima volta un trattato di fisica, alla fine risulta più emozionante e più vero di un politico che tenta di spiegarci le ragioni giuste di una guerra. E poi ascoltare alcuni di quei testi letti da attori professionisti e sentire un brivido e pensare: “Accidenti! Non sta mica leggendo Verga! Perché provo tutta questa emozione?”. Ecco, io non credevo davvero che sarei riuscito a commuovermi e una volta spento lo schermo ci ho pensato per il resto della serata.
Sono infine convinto che tanta emozione sia scaturita perché era tutto vero, incredibilmente vero, e soprattutto perché rappresentava la parte migliore di una società che, al contrario di quanto si possa immaginare, riuscirà a restituirci quel mondo migliore al quale aspiriamo un po’ tutti.
Per questo ci tengo a esprimere pubblicamente un grazie enorme a tutti gli organizzatori di questo premio letterario. Il mio augurio è che possa conservare nel tempo questa energia e che possa presentarci, anno dopo anno, il volto genuino e disincantato di una generazione ricca interiormente di poesia e amore.
Prof. Giampietro Scalia
Presidente della Giuria